La voce dell'ingresso di Google nel mercato dei browser è giunta inattesa nella tarda serata di lunedì, quando il sito Blogoscoped.com ha rivelato di essere entrato in possesso di alcune tavole disegnate dal cartoonist Scott McCloud nelle quali si presentava con dovizia di particolari il nuovo navigatore di Mountain View. La notizia è rimbalzata in un attimo nel tam-tam dei blog, e qualcuno ha anche pensato a un pesce d'aprile in ritardo. Ma il documento era troppo dettagliato, e alla fine è stata la stessa "Big G" ad ammettere l'imminente lancio del software.
Come sarà dunque Chrome? Quella che verrà lanciata oggi in oltre 100 paesi è una versione "beta", quindi ancora in fase di test, di un programma open source, aperto al contributo di tutti gli sviluppatori. Chrome si rivolgerà ad un utente che non si limita a sfogliare pagine, ma guarda e carica video, chatta, gioca, scrive, compra online. Un utente che, in altre parole, usa ogni singola pagina web come un'applicazione, portando su un unico browser funzioni che fino a poco tempo fa avrebbero richiesto software distinti: messaggistica, videoscrittura, lettori multimediali e così via.
Un browser per il Web 2.0, direbbe qualcuno. Per questo, Chrome è molto più che un nuovo concorrente di Internet Explorer nel mercato dei navigatori web. Con il suo nuovo prodotto Google punta a incorporare nel browser le funzioni di programmi come Outlook, Word, Excel, Windows Media Player. Un vero e proprio attacco al cuore dell'impero Microsoft.
Tra le caratteristiche di Chrome ci sarà anche la funzione denominata "Incognito" che, assicura Google, permetterà di navigare senza lasciare tracce. Un'opzione tesa a sterilizzare isia le inevitabili preoccupazioni sulla privacy che accompagnano ogni nuovo prodotto di Google, sia alcune funzionalità simili annunciate nel nuovo Internet Explorer 8.
Infine, Chrome punterà su velocità, leggerezza e sicurezza. Sono le caratteristiche che hanno fatto la fortuna di Firefox, il navigatore che negli ultimi quattro anni è riuscito a rosicchiare quasi un quinto del mercato di Explorer. Si vedrà se il browser di Google saprà fare di meglio, e a scapito di chi.

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